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Riscaldamento, risparmiare in poche mosse!

Postato da alex on 17/11/2016
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Una temperatura troppo alta, i vetri troppo sottili o una caldaia troppo vecchia, ma anche alcune cattive abitudini possono tradursi in bollette più salate. Ecco, allora qualche consiglio per risparmiare e rispettare l’ambiente. 

Di Manuela Fiorini

Le case italiane? In inverno sono troppo calde e consumano troppa energia. Se è vero che molte sono state costruite senza tenere conto dell’efficienza energetica, lo è altrettanto che alcune cattive abitudini possono fare volare la bolletta del gas. E’ stato calcolato che, in media, il consumo di gas per il riscaldamento domestico si aggira tra i 140 e i 170 kwh/m2 all’anno. Alcune accortezze costruttive e tecnologie impiantistiche tuttavia, sarebbero in grado di abbassare i consumi del 30-40%, così come alcune accortezze.

Partiamo dalla temperatura. Durante il giorno non dovrebbe superare i 19-20°. Se ci sono bambini piccoli, va bene anche qualche grado in più, ma senza mai superare i 24°. E’ bene ricordare che ogni grado in più fa aumentare i consumi dell’8%. Se il riscaldamento è autonomo, poi, è bene spegnere la caldaia di notte e programmarla per la riaccensione al mattino, circa un’ora prima della sveglia. La regolazione delle valvole termostatiche consente di mantenere costante la temperatura impostata. Si tratta di valvole che sono installate sui caloriferi e rendono indipendente il funzionamento dei diversi termosifoni all’interno dell’abitazione. Il loro compito è quello di regolare automaticamente la temperatura dell’acqua calda sulla base della temperatura scelta e impostata nella manopola graduata. La valvola si chiude a mano a mano che la temperatura della stanza raggiunge quella desiderata e dirotta l’acqua verso gli altri radiatori ancora aperti. Si possono così impostare temperature diverse nelle varie stanze, a seconda delle esigenze degli abitanti della casa. E’ bene poi spurgare costantemente l’aria dei radiatori per mantenerli al massimo livello di efficienza e non coprirli con i copritermosifoni o mobiletti da incasso. Anche le tende costituiscono una barriera e contribuiscono ad aumentare i consumi.

 

E’ bene verificare sempre l’efficienza della caldaia sia per risparmiare che per ridurre le emissioni inquinanti. E’ necessario effettuare la pulizia una volta l’anno per prevenire la formazione di calcare. Se si deve cambiare, è meglio optare per una caldaia a condensazione, che recupera il calore disperso e lo riutilizzano nel riscaldamento. Hanno un costo superiore alle tradizionali di circa il 30/40% ma la spesa si ammortizza in poco tempo traducendosi in un risparmio del 20-30% in bolletta. Infine, è meglio lasciare le finestre aperte per cambiare l’aria solo per 10 minuti al mattino. Per trattenere il calore, invece, è meglio sostituire i vecchi vetri con i vetri doppi. Per una scelta ecologica e rispettosa dell’ambiente, ma anche del portafoglio, si possono acquistare delle stufe a pellets, piccoli pezzi di legno compresso ricavato dagli scarti di lavorazione delle segherie e industrie del legno. Sono molto economici e non aumentano le emissioni di CO2 perché tutta l’anidride carbonica emessa durante la combustione è stata assorbita in precedenza dalla pianta. Le stufe necessitano di pulizia periodica della canna fumaria e smaltimento delle ceneri

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