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Riscaldamento centralizzato, sono obbligatorie le valvole termostatiche

Postato da alex on 05/12/2016
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Entro il 31 dicembre si devono installare le valvole termostatiche ai caloriferi di tutti i condomini con impianto centralizzato. La spesa si aggira sui 600/700 euro a famiglia e grava sui proprietari. Per chi non si adegua sono previste sanzioni, ma permangono delle criticità.

Di Manuela Fiorini

Il Decreto Legislativo 102/2014, insieme al correttivo 141/2016 stabilisce l’obbligo, entro il 31 dicembre, di inserire le valvole termostatiche a tutti i caloriferi dei condomini con impianto di riscaldamento centralizzato. Il decreto ha recepito la direttiva europea 2012/27/UE sull’efficienza energetica nell’ambito della tutela ambientale.

Ma come funzionano le valvole termostatiche? Si applicano ai termosifoni e regolano automaticamente il flusso dell’acqua calda secondo una temperatura impostata. Ogni condomino può così decidere in base alla propria necessità la temperatura desiderata e la spesa viene ripartita tra una quota fissa del 30% e una quota variabile del 70%. E’ bene ricordare, però, che per legge il limite sarebbe di 20°C con una tolleranza massima di 2° per limitare l’inquinamento. Si raccomanda quindi di spegnere il riscaldamento se si prevede di stare via da casa per più giorni e di non ridurre la casa a una foresta tropicale per poi stare in maglietta. Detto questo, la valvola termostatica, una volta raggiunta la temperatura desiderata, si chiude automaticamente, in modo da orientare il flusso di acqua calda verso gli altri radiatori. Il principio vale per tutti i piani del condominio. Quelli più bassi si riscalderanno quindi prima, veicolando il calore in eccesso verso i piani alti grazie alle valvole. Ogni calorifero sarà poi dotato di un contabilizzatore per misurare il consumo effettivo.

Ma quanto costerà ai condomini adeguarsi alla nuova normativa? Diciamo subito che la spesa graverà sui proprietari e non sugli inquilini. L’installazione delle valvole ammonta a circa 80/100 euro a radiatore. Quindi, il costo medio per ogni appartamento si aggira sui 600/700 euro a famiglia che, nonostante le detrazioni, sarà possibile ammortizzare in almeno 5 o 6 anni. Inoltre, chi vive a pianterreno o ai piani alti potrebbe ritrovarsi con un conteggio dei consumi più alto rispetto al passato. Infine, sarà necessario mettere in preventivo anche il costo di un professionista o di una società che effettui periodicamente i conteggi dei consumi. Le sanzioni per il mancato adeguamento vanno da 500 a 2500 euro per ogni appartamento, a seconda delle regioni.

Non mancano però le criticità. Secondo alcune associazioni di consumatori, infatti, sarebbe necessaria una proroga di un anno. Il correttivo è stato approvato a luglio di quest’anno e il periodo utile per installare le valvole è a calorifero spento. Inoltre, la forte richiesta a ridosso del prossimo 31 dicembre rende impossibile alle imprese soddisfare le richieste di tutti gli immobili coinvolti. A questo si aggiunge il puntuale aumento dei prezzi che ha reso ancora più difficile mettersi in regola per le famiglie in difficoltà economica.

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