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Torna il “bonus casa”

Postato da alex on 01/02/2017
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Il 23 dicembre, il Parlamento ha approvato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale la Legge di Stabilità, che contiene, tra le altre cose, anche la possibilità di ottenere sgravi fiscali per interventi diretti a migliorare la propria abitazione. Vediamoli nel dettaglio

di Manuela Fiorini

Torna anche per il 2017 il cosiddetto “bonus casa”. La manovra è contenuta nella Legge di Stabilità, approvata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 dicembre. Ecco, allora, tutte le novità e le conferme,

Si conferma il bonus fiscale in caso di ristrutturazione, in cui rientrano il risanamento conservativo, l’eliminazione di barriere architettoniche o interventi per evitare infortuni domestici, la realizzazione di autorimesse e posti auto, il contenimento dell’inquinamento acustico e le bonifiche da amianto o la cablatura degli edifici, che possono essere eseguiti sia sulle singole unità residenziali, sia sulle parti comuni di un condominio. Fino alla fine del 2017, l’importo massimo di spesa su cui calcolare la detrazione del 50% sarà di 96 mila euro da suddividere in dieci quote annuali. A partire dal 1° gennaio 2018, tuttavia, la percentuale scenderà al 36% da calcolare su un importo massimo di spesa di 48 mila euro.

Qualcosa, invece, cambia per quanto riguarda le detrazioni per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Il bonus è stato prorogato fino al 31 dicembre 2017, ma solo per chi ha iniziato i lavori di ristrutturazione nel 2016, certificabili con un’autocertificazione per gli interventi di edilizia libera o con la Dia, Scia, Cil o Cila per quelli che richiedono un’autorizzazione comunale. Le detrazioni riguardano i mobili e gli elettrodomestici che andranno ad arredare l’immobile in ristrutturazione, come il frigorifero o la lavastoviglie, che devono però essere di classe energetica non inferiore ad A+. L’importo massimo su cui calcolare una detrazione del 50% è di 10 mila euro, da suddividere in dieci quote annuali.

Torna invece l’eco bonus per interventi finalizzati al risparmio energetico. Per esempio, per l’installazione di pannelli solari, la sostituzione di infissi e serramenti o della vecchia caldaia con un modello a condensazione. Per i condomini, è stata introdotta una nuova agevolazione che riguarda sia gli interventi di riqualificazione energetica delle parti comuni, con un minimo del 25% di superficie lorda, sia quelli finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva. Fino al 31/12/2021 la detrazione a livello condominiale sarà del 70-75% su un massimo di spesa di 40 mila euro, da moltiplicare per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio. Per gli interventi sulle singole abitazioni, invece, fino al 31/12/2017, lo sconto sarà del 65% da ripartire in dieci quote annuali.

Infine, sono previste detrazioni anche per gli interventi antisismici. Il “sisma bonus” si applica non solo alle abitazioni che si trovano nelle zone sismiche 1 e 2, ma da quest’anno, anche per gli immobili situati in zone sismiche di minor rischio. Sono detraibili anche le spese sostenute per la classificazione. Fino al 31/12/2021 la detrazione sarà del 50% su un importo massimo di 96 mila euro da ripartire in cinque quote annuali. Per le singole unità abitative si sale al 70-80% se gli interventi consentiranno di ridurre il rischio sismico di una o due classi. Per le parti comuni si arriva fino all’85%.

In generale, per usufruire delle detrazioni, tutti i pagamenti dovranno essere tracciabili, quindi avvenire tramite bonifico bancario o postale, in cui dovrà essere specificata la causale del versamento, il codice fiscale o partita Iva del beneficiario della detrazione e quello del beneficiario del pagamento. Fanno eccezioni i pagamenti di mobili ed elettrodomestici. Nella dichiarazione dei redditi, poi, devono essere indicati i dati catastali dell’immobile interessato dagli interventi.

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